Innsbruck 2018, Dumoulin: “Quando sono rientrato sui tre al comando ero già morto”
Dopo i due secondi posti ottenuti in stagione al Giro d’Italia e al Tour de France, Tom Dumoulin si è dovuto fermare a un passo dal grande risultato anche ai Mondiali di Innsbruck 2018. Rimasto attardato sulla salita finale di Gramartboden, il neerlandese è stato protagonista di una notevole rimonta nel successivo tratto in falsopiano e ha sfruttato la discesa per rientrare sul terzetto composto da Alejandro Valverde (Spagna), Romain Bardet (Francia) e Michael Woods (Canada) in vista del triangolo rosso dell’ultimo chilometro. A quel punto il 28enne di Maastricht non è però riuscito a far valere le sue doti sul passo e, dopo aver tentato un timido contrattacco, si è dovuto accontentare della simbolica medaglia di legno in uno sprint che, di fatto, non è riuscito a disputare sovrastato dalla stanchezza.
Nel dopogara è stato lui stesso ad ammettere le difficoltà emerse negli ultimi 350 metri: “Quando sono rientrato sui tre al comando ero già morto. Pensavo che si potessero guardare tra di loro – ha spiegato ai microfoni di Cyclingpro.net – e che avrei avuto una chance, ma così non è stato. Valverde si è dimostrato troppo forte e molto lucido. Quando abbiamo lanciato lo sprint non avevo più niente da spendere, ero ormai a corto di energie. Di solito non sono così lento, ma stavolta ho potuto a malapena seguire le loro ruote. Ho provato a lasciare un piccolo buco per sorprenderli da dietro, l’idea era quella di partire ai 250 metri ma Valverde si era ormai già lanciato. Non era certo il risultato che sognavo quando sono rientrato, ma penso sia quello più giusto”.
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